Inversione dell’efficienza nella tecnica

Presupposto dell’efficienza:
Capacità di azione o di produzione con la massima efficacia con il minimo di scarto, di spesa, di risorse e di tempo impiegati.

Gli operatori nell’ambito tecnico si concentrano, per essere produttivi, su attività ripetitive.
Gli strumenti tecnologici che usano sono verticali per non disperdere tempo ed energia in altre conoscenze.
Difficilmente si integrano concettualmente con sistemi e contenuti adiacenti.
Le attività svolte sono funzionali al sistema e al profitto che generano.
Gli operatori sono semplici funzionari del sistema, deprivati delle capacità di integrare i significati.

Inversione dell’efficienza
Attuare comportamenti orizzontali non lineari basati sul dispendio massimo delle risorse con il minimo del risultato.

Questa definizione potrebbe sembrare completamente folle, e lo è, inverte il concetto di attività verticale* in orizzontale*,
usa il massimo delle risorse, per avere il minimo risultato con il massimo della conoscenza.

Verticale
Diminuzione della complessità operativa e concettuale a favore dell’uso di un unico strumento
al fine di produrre il massimo reddito economico nel minor tempo possibile.
Rendere impossibile la conoscenza della strategia generale e l’unione delle parti che la compongono.

Orizzontale
Riduzione della complessità a favore dell’uso di numerosi strumenti. Ricerca del senso, concettualizzazione
e integrazione delle astrazioni con il fine di non essere utile e funzionale.

Massimo delle risorse
Allargare il campo d’indagine verso il maggior numero di risorse interpretative e concettuali.

Minimo risultato
Allargare il campo d’indagine richiede molta energia. Interpellare, studiare, indagare altre discipline adottando il massimo sistema divergente.